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ABOUT

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Ironico, giocoso, dinamico... e diretto.


Ivan Dalia ha un carattere eclettico, la sua musica mescola le basi classiche più rigorose ed influenze provenienti dal vasto mondo del Jazz e dalle ricche
tradizioni popolari del Sud Italia e del Mediterraneo.


Pianista e compositore, leader di diverse jazzband e solista, nasce a Teverola,
in una piccola città industriale vicino Napoli, nella fu Campania Felix.

Cieco dalla nascita, fin da piccolo ha scelto la musica per compagna di vita:

"Ero molto irrequieto, curioso - racconta - volevo provare tutto, anche quelle cose che potevano sembrare impossibili insomma,avevo l'abbonamento al pronto soccorso perché mai pienamente cosciente dei miei limiti così, i miei genitori cercarono qualcosa per trattenermi su una sedia. E vedendomi spesso incollato alla radio, mio padre acquistò una collana di cd, musica colta, ma non avevamo ancora un impianto stereo ed io ci giocavo, cercando il riflesso del sole in questi oggetti misteriosi piatti e rotondi.


Poco dopo decise di comprarmi un piccolo piano a muro, ma avevo solo 9 anni e come molti bimbi nessuna intenzione di studiare, volevo giocarci, con la musica, così il primo impatto con lo strumento, con la disciplina, è stato un pò duro. All'età di 11 anni trovai la passione, all'inizio il piano era solo uno sfogo, poi è diventata la mia vita e non posso immaginarne una senza".

Ivan ha cominciato gli studi musicali al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dall'età di 12 anni, si è diplomato in pianoforte classico nel 2012 e in composizione nel 2016 con i più alti onori.

All'età di 22 anni vince il premio internazionale per musicisti ciechi nella città di Kursk in Russia.

Trasferitosi a Berlino Dal 2010-16 per esplorarne la scena musicale e artistica, Ivan collabora con musicisti e artisti internazionali. Fra questi la regista Marinella Senatore con la quale collabora 

scrivendo la colonna sonora per la trilogia di installazioni
"ROSAS" che ha debuttato contemporaneamente nel Regno Unito, in Germania e in Spagna. Nella capitale tedesca forma il suo trio con musicisti latinoamericani debuttando al Tone Colours Festival.


Ma "l'esperienza più emozionante", a suo dire, l'ha vissuta suonando ed improvvisando con la leggenda dell'armonica Jazz Toots Thielemans al Marechiaro Jazz Festival del 2006.
 

Il suo primo album omonimo, prodotto da Fabio Massimo Colasanti (già produttore di Pino Daniele, Giorgia, Grignani, Mietta) è uscito nel 2018 quando affianca Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani, poi affronta tournée indipendenti con un seguito crescente: da 

pianista solista in diversi Jazz club a New York e Boston o col suo trio al festival Poesia e Forma nel Jazz, Cagliari 2018, "La sua musica e la sua personalità «scuotano gli stereotipi e sostengano i diritti». -Superando"
 

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Pozzuoli Jazz Festival 2017,  "Il pubblico è stato letteralmente rapito dal suo talento e dall’energia creativa, che riesce a comunicare con il suopianoforte. Applausi a scena aperta e richiesti di bis, di un pubblico accorso numeroso.-Il Mattino"
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Ottiene numerose apparizioni televisive come solista per le sue composizioni jazz contemporanee e presenta diversi eventi Rai.

Nel 2017 conduce per la seconda volta la XXII edizione del Premio Braille trasmessa su Rai Uno in diretta dal Teatro Brancaccio di Roma.Sempre nel 2017 riceve il premio Napoli Cultural Classic per la musica. Nel 2016 si posiziona al secondo posto al I.G.T., facendo impazzire la giuria ed il publico. «Un talento senza confini, senza punti di riferimento, come destrutturato» dice nell'occasione Luciana Littizzetto.

Tra i suoi ultimi progetti: ha formato "un duo paradossale" con il baritono Luca De Lorenzo portando in scena uno spettacolo incentrato sull'opera buffa e la lirica  - anche riarrangiata in chiave groove -  dal titolo "A ciascuno il duo", debutto sold out al teatro
Galleria Toledo di Napoli.  "Dalia brilla di  luce propria e contagiosa, capace com'è di introdurci nel suo mondo di diatoniche facendoci scivolare sul suo personalissimo pentagramma  dolcemente, ma l’incrocio delle correnti - nel mare di mezzo della lirica e del jazz - è tutta una scoperta" scrive nell'occasione il Corriere.

Si trasferisce per alcuni mesi nella città di Milano, dove forma con il batterista Alessio Pacifico e il bassista Raffaele Romano il Triovero, una band dal carattere forte e diretto che fonde i ritmi del sud del mondo con il jazz. Si esibiscono nei jazz club milanesi:

Bonaventura, Bachelite CLab, Social club ed altri.

Nella stessa città conosce il pianista Mel Morcone con il quale forma per la prima volta un duo pianistico. Bellissimo debutto al Teatro Fontana di Milano, sorprendono il publico con la loro grandissima intesa, una performance del tutto singolare: improvvisazioni classiche contemporanee, colonne sonore scomposte, effetti luci intervallati dal buio totale.

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